venerdì 30 novembre 2007

Dedicato a chi c'era... Mitici anni '80

Ho ricevuto oggi questa mail... sò che è un pò lunga, ma chi si avvicina ai 30 anni si ritroverà di sicuro!!!un sorriso, un'emozione e forse un velo di malinconia...

Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda color'
Noi che facevamo 'Palla Avvelenata'. Noi che giocavamo regolare a 'Ruba Bandiera'.
Noi che non mancava neanche 'dire fare baciare lettera testamento'.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che quando giocavamo col Lego facevamo anke castelli alti 6 piani ke nn si smontavano mai. Noi che chi andava in bici senza mani era il più figo.
Noi che anke quelli ke impennavano però non se la tiravano poco.
Noi che 'posso giocare anke io?' 'e no...sai, la palla non è mia'
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big -babol contemporaneamente.
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
Noi che sul pullman della gita giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola)..
Noi che con 100 lire ti prendevi 1 cicca con le 3 figurine dei calciatori..
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire pure l'album Panini.
Noi che celo celo...MANCA Noi che le cassette della Disney le abbiamo viste così tante volte ke ora a distanza di 15 anni sappiamo ancora cosa cantavano robin hood e little john.
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra le tartarughe ninja
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
Noi che cercavamo di far sorridere i sofficini ma si rompevano sempre in 2
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
Noi che si andava in cabina alla fine della scuola x prendere le schede finite.
Noi che c'era la macchina fotografica usa e getta e facevi fino a 20 foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola o della Bauli con l'albero.
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano.
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a Dormire tardissimo.
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura.
Noi che giocavamo a calcio durante l'intervallo col tappino della bottiglia.
Noi che c'era sempre quello che veniva a scuola con la bottiglia dell'acqua solo per avere il tappino
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo 2 ore che avevi finito di mangiare.
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali e senza rotelle.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta e con le scarpette nello zaino.
Noi che a scuola ci andavamo da soli e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
Noi che internet non esisteva.
Noi che il 'Disastro di Cernobyl' l'abbiamo vissuto nascendo e ci pensavano tutti destinati a 6 dita.
Noi che la merenda a scuola te la portavi da casa
Noi che la merenda portata da casa, all'intervallo era sempre in briciole
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella.. far merenda con Girella.. Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.

Che fortuna, esserci stati.

venerdì 23 novembre 2007

La Grande Sfida Olimpia - Molveno

Si è concluso domenica con i primi freddi il campionato di andata della Virtus con una vittoria della squadra trentina su quella di Grigno, l'Ortigara. L'appuntamento con il calcio si sposta quindi a marzo, mentre prosegue il campionato di pallavolo, appena iniziato. Questa sera alle 21 è prevista la "Grande Sfida" l'Olimpia contro il Molveno, non tanto per la forza della squadra avversaria che nn conosco poi così bene ma per il semplice fatto che gran parte delle ragazze avversarie sono state mie compagne o nemiche nei tornei estivi, senza dimenticare il fatto che vivo a Trento ma lavoro quassù... chissà come se la caveranno le nostre girls... a parer mio con un po' di complicità e gioco di squadra riusciremo a sconfiggerle, oggi che tornano tutte le titolari in campo ma chissà... staremo a vedere...
Per il resto, spostando il discorso dallo sport alla vita quotidiana non c'è molto da aggiungere... il tempo si è fatto solo più grigio e piovoso e della neve ancora non c'è neppure l'ombra... i giorni liberi sono sempre meno e soprattutto molto distanti mentre s'avvicina la stagione propriamente natalizia... inizio a sentire il desiderio di lanciarmi sui libri ancora una volta per raggiungere il traguardo finale e cercare di uscirne vincente stavolta, dopo un anno e mezzo di tentativi e forte in me la voglia di cambiare... Mi mancano le novità, le emozioni, quelle piccole cose che ti lasciano con un sorriso e col fiato sospeso... sarà il tempo un po' così o sarà che è un pochetto che non faccio una serata da ventenne a causa di lavoro e uni... ma mi riprenderò...tra l'altro ho scoperto che il 22 dicembre al Dehor ci sarà Tommy Vee ed un pensierino si potrebbe fare per una serata "danzante"... No?
Ora mi rimetto al "lavoro"... con il desiderio di studiare e Gabbo sempre nel cuore.

domenica 18 novembre 2007

Di nuovo domenica


Ancora domenica ed i giorni scivolano velocemente, uno dopo l'altro si rincorrono senza arrestarsi mai di un decimo di secondo... Intanto è trascorsa una settimana dalla tragedia di Gabriele, un piccolo angelo che ha dovuto raggiungere il Cielo prima di tutti noi a causa di una "leggerezza"...

"Gabriele Sandri è stato la vittima involontaria di un'imperdonabile leggerezza. L'istituzione ne porta il peso e io la sofferenza". Così il capo della polizia, Antonio Manganelli, parlando del tifoso ucciso domenica scorsa da un poliziotto sull'autostrada A1. Ora il dovere è quello, ha proseguito, "di una risposta tempestiva, completa e trasparente alla domanda di verità e di giustizia che viene dalla collettività".
Dalle nove di domenica scorsa sono in molti che non si danno pace, non riescono a dare una risposta alle loro domande... "Perché proprio lui...?Lui che amava la vita, lui che sorrideva sempre, lui che era splendido... sempre...
Eppure la vita continua e deve continuare, con un nodo allo stomaco e nascondendo come sto alle persone che mi circondano... che di problemi ce ne sono tanti ... ma non riesco a non cliccare sul Suo blog, a riguardare le foto... un unico rimpianto.. non averlo conosciuto, non aver fatto nulla per lui... A volte mi chiedo perché scompaiono sempre le persone piene di voglia di vivere, buone... Ma non c'è una spiegazione.. la vita è una ruota che gira e che va'..
E io sono troppo sensibile dietro a quella maschera apparentemente forte. La morte mi fa paura mi stranisce, è l'unica cosa che non mi da una certezza e cm tutte le cose che non mi danno sicurezza mi terrorizza...

Che altro raccontare.. la settimana è trascorsa, nella depressione e nella noia ma è trascorsa... grandi novità non ce ne sono state, il lavoro al solito con qualche scaramuccia e ben poco [per non dire meno di poco] da fare... ieri sera si è disputata la prima partita di campionato dell'Olimpia ma tuttavia nn mi sovviene il risultato ((dal momento che non ho più soldi nel cell..)) ma domani verrò aggiornata in allenamento...

Oggi ultima partita di campionato della Virtus contro l'Ortigara... A presto!



Questa l'ha scritta er poeta metropolitano per DJ Gabbo (Gabriele)

...................'NA MORTE STRONZA............



A regà ma 'n do’ annate, che fate
tornate qua, nun me va de pià legnate!
Capirai, ciò l’occhi ‘mpastati, nun ho dormito gnente,
ho fatto tanto tardi pe' fà divertì la gente.

Mo me sdraio qua dietro e schiaccio 'n pisolino
Come quanno me portava ‘n machina mi padre da rigazzino.
Dietro fa ‘n po’ freddo, è proprio un grande strazzio
Che me frega, stasera me ripio, vado a vedè la Lazzio!

Ma quanto è passato, due, tre ora ar massimo
ma l'amichi mia 'ndo stanno, li possino
Ciò freddo, paura, ma che è …. so' tutto 'nsanguinato
Mammina mia, ‘ndo stai, ma ch’hanno combinato.

'No sparo, le botte, li pianti 'a polizia?
E mo' basta vojo a mi regazza ‘a famia, l'amichi mia!
Nun ciò più le forze, smetto da lottà
Me ne vado da ‘sto monno, colmo de stupidità.


Tranquilli Ma’, Pa’, fratello caro
vado a stà mejo, Lì nun esiste er baro.
Passerò la notte insonne pe’ parla’ co’ Dio
merito ‘n posto bello, je lo chiedo a modo mio.


Er Poeta Metropolitano

www.myspace.com/gabbodj

giovedì 15 novembre 2007

Il lido di Molveno dall'alto.


Cile: La piscina più grande del mondo


Malinconia


Sono stata particolarmente male in questi giorni per la storia di Gabbo… e non è uno scherzo… è incredibile che la vita ammazzi sempre le persone serie e piene di voglia di vivere, sempre col sorriso sulle labbra… ma soprattutto come le uccide…
Ingiustamente… vittime innocenti per mano di una “distrazione” o di un tentato atto “eroico”…
Ingiusta, a volte, questa vita. E poi c’è la morte… il buio totale… e odio me stessa perchè non voglio far notare la mia sofferenza agli altri... nascondo, ardo dentro ma scoppio da sola, in silenzio... qualche lacrima bagna il mio viso... e ripenso a Gabriele... se avessi potuto saperlo prima, se avessi potuto fare qualcosa... se solo capissi dov'è ora o cos'è la morte...
Mi fa paura, la morte. La temo e tutto solo perché non so cosa ci sarà dopo… il vuoto totale, il ripartire da zero.. chissà… e soprattutto chissà se porta con sé la memoria di ciò che è stato, chissà cos’è… ho paura di tutto ciò che ha una fine…
e di tutto ciò che scompare… non so dove e come possa tornare… in un’altra vita…
Non voglio neppure pensarci perché l’angoscia esistenziale è il male dell’esistenza.. e la filosofia non mi è mai andata a genio…
News poche o meglio tali mi sembrano in confronto a tutto ciò che è accaduto in questi 5 giorni…
Dalla domenica in cui non hanno fermato il campionato della massima serie di calcio, atto che reputo come una grande mancanza di rispetto nei confronti di Gabriele, alla Virtus che ha vinto contro gli Altipiani e la serata andata così così, se non fosse stato per alcuni cari amici che fanno sempre bene. La solitudine a volte fa male all’esistenza. Ci sarà fin troppo tempo per restare soli a mio parere. Poi allenamento al lunedì, anche se questa settimana devo ammettere di non essere in grande forma al di là del mio pollice infortunato ma sono cose che si superano con la forza di volontà… cosa vuoi che sia rispetto ai veri mali della vita una distorsione?
Martedì giornata libera all’insegna della casa e famiglia e sabato inizia il campionato di pallavolo, dove sono certa che con le qualità che abbiamo e la compattezza di un gruppo, non solo del singolo, possiamo arrivare in alto. Ma per scaramanzia preferisco non aggiungere altro.
Nient’altro di nuovo insomma, si lavora, si fa sport e ci si occupa di casa e famiglia come è giusto fare, un po’ abbacchiati ma anche i periodi neri passano, basta dare tempo al tempo.
Ho voglia di chiudere questa maledetta laurea il prima possibile, voglia di sistemare i miei progetti la mia vita, voglia a volte di crescere, altre di tornare indietro e cambiare l’ordine delle cose.
Ma l’unica cosa che si può fare e vivere serenamente il presente ed essere positivi per il futuro, manca poco a Natale e un altro anno se ne sta andando. Un anno che non è dei migliori, un anno che mi ha fatto crescere tanto grazie alle piccole sofferenze e ostacoli che cmq sono riuscita a sorpassare. Per intanto mi rimetto a studiare o meglio inizio per gennaio. Poi, si vedrà. Sarà quel che sarà.

Ieri l'ultimo adDio a Gabbo dj...

[Vasco - Fragile] "E la vita continua anche senza di noi che siamo lontano
ormai
da tutte quelle situazioni che ci univano
da tutte quelle piccole emozioni
che bastavano
da tutte quelle situazioni che non tornano mai!
Perché col tempo cambia tutto,
lo sai"
Meravigliosa creatura, la tua canzone preferita... la canzone del tuo funerale e mentre oltre 5.000 persone guardavano con difficoltà quel carro funebre uno striscione parlava di te, Gabbo...

"Una luce che brilla il doppio dura la metà", recitava uno striscione tenuto
alto dagli amici di Gabbo, del Gabbo dj e di quello tifoso, salutato con cori da
stadio frammisti ad applausi scroscianti. I funerali si sono svolti in una
atmosfera tranquilla, di rispetto e compostezza, anche se il dolore era
palpabile: evitati i tanto temuti disordini, nessuno scontro tra gli ultrà,
riuniti in piazza a Roma sin dalla prima mattinata, e la polizia che ha
saggiamente optato per una presenza discreta, quasi una 'assenza' sia in Chiesa
sia nel piazzale antistante l'edificio di culto.

lunedì 12 novembre 2007

Dedicato a te, da Tutti Noi , GABBO

Testo di: Articolo 31
Dall'altra parte della

Rit.: Si, sei ancora qui che ci guardi dall'altra parte della
strada. Guardaci perché non ti sentiamo a te da qui da questa parte della
strada.
Generalmente una ragione per disperarsi, quando fare un sorriso
sembra un po' truccarsi, guardarsi in quella foto, poi abbandonarsi sedersi,
mandare indietro il nastro e rivedersi, ritrovarsi insieme nei ricordi e poi
riaversi sentirsi persi, pensare un po' al da farsi, realizzare che un fratello
non è più con noi, nascono domande a cui nessuno può rispondere mai, non ti
vedo, ma ci sei e come se ci stai guardando e ovunque tu sia sono sicuro che la
stai sciallando, intanto qui la storia sembra ferma, ma procede, ci siamo messi
al dito una strana fede che nessuno lede c'è chi ci crede, chi si chiede se un
giorno tutti si starà su un attico o su un marciapiede. Ci raccontiamo la storia
di un re senza eredi che per la gente tua non sarà mai leggenda sei la speranza
te vivi nei ricordi, il ricordo di te sarà la tua presenza!
Rit.Sento il tuo
sguardo su di noi che ci protegge e giudica, a volte a mente lucida sento la tua
voce dentro certa musica con il tuo esempio in testa in questa città che mi
snerva che vuole che mi perda tu l'avevi fatta tua serva. Tutti i fratelli che
hanno oltrepassato la linea ora ti stanno accanto, la nostra strada continua
fino al punto d'incontro, oltre la soglia del vivere dove la preghiera non serve
saremo ancora insieme a ridere, dove la parola chiave è condividere, ma come e
quando non saremo noi a decidere, intanto qui si balla e a volte è bello e
sciallo a volte stare a tempo è un macello allora mi ribello e martello
impegnandomi al massimo finché mi riesce, come mi insegnavi dalle rime si nasce,
bella SAB;
Rit.E ci vedremo di là, so che un di là ci sarà, e so che di
fisso si starà meglio che qua, non me l'ha detto il prete, che mi guardo attorno
ci deve essere un paradiso per chi vive un inferno la giorno, se non è così
ditemi il senso di 'sto viaggio meteore di passaggio, no, la risposta sta nel
ricordo del tuo abbraccio, la certezza che rivedrò il mio amico, un istinto
antico mi fa sentire la tua mano guidarmi quando sono smarrito, aiutarmi a
trovare le armi per ogni nuovo nemico, invito a indicarmi chi mi ama ogni giorno
in cui mi sento tradito, ci sarà il castigo per i codardi che ci han portato via
un guerriero e sarò severo, zero leggero quando t'alzerai dal trono dipinto su
quel muro e giuro che quando arriverà quel giorno l'aquila volerà in testa per
il tuo ritorno avrai i tuoi fratelli pronti intorno quando sguainerai la spada e
saremo anche noi dall'altra parte della strada;

PERCHE' STO COSI' MALE DENTRO... NEPPURE TI CONOSCEVO E GUARDARE LE TUE FOTO MI STRUGGE LO STOMACO COME SE T AVESSI CONOSCIUTO.. PERCHE' MI TORTURA L'IDEA DI AVERTI PERSO SE NEMMENO TI HO CONOSCIUTO MAI... NN RIESCO NEPPURE A LAVORARE NE A STACCARMI DAL TUO BLOG... NON CAPISCO PERCHE'... UNO STRANO MAGNETISMO... GABBO, T VOGLIO BENE E NEPPURE TI HO MAI VISTO... CHE COSA STRANA... A DIO.

Ecco la versione del poliziotto "colpevole di omicidio"

Il poliziotto che ha ucciso il giovane romano
sull'autostrada A1 è ufficialmente indagato: per lui l'accusa è di omicidio
colposo. "Non ho mirato a nessuno, il primo colpo l'ho sparato in aria, il
secondo m'è partito mentre correvo, accidenti a me", avrebbe detto ai colleghi
il 31enne agente scelto, responsabile della morte di Gabriele Sandri. E ancora:
"Lo so, sono rovinato, ho distrutto due famiglie: quella del ragazzo e la
mia".
A riportare le frasi del poliziotto coinvolto nella sparatoria è il
Corriere della Sera. Magro, bassino, da 12 anni in servizio: mentre va dal
magistrato che lo aspetta in Questura non riesce a pensare ad altro che ai suoi
due figli piccoli. A casa aveva lasciato la giovane moglie, infermiera. Era
uscito alle 6.30 a Battifolle per prendere servizio. Non ha certamente
rispettato il regolamento, dopo il primo colpo sparato in aria avrebbe dovuto
riporre la pistola in fondina. Invece non l'ha fatto, è stato imprudente. "Siamo
abituati a correre nei campi per inseguire i rapinatori, i trafficanti di droga,
i latitanti e la pistola la teniamo in pugno", lo difendono i colleghi.Una
versione di quello che è successo domenica mattina la forniscono proprio gli
altri poliziotti in servizio. "C'era appena stata una rissa violentissima tra
tifosi juventini e laziali e infatti gli agenti che erano di pattuglia vicino
alle pompe dell'autogrill di Badia dal Pino Ovest stavano dando l'allarme-radio
per far intercettare quelle macchine al casello di Arezzo. Dalla parte opposta
le auto dei tifosi stavano già partendo e l'agente al quale è partito il colpo
stava correndo parallelo al guard-rail per identificarne almeno il
modello".

"Non lo diciamo per giustificarlo - proseguono i colleghi - ma per
sottolineare il fatto che è stata una disgrazia. Oltretutto il proiettile ha
dovuto superare due guard-rail a tripla onda e la rete del new-jersey centrale.
Magari ha subito anche una deviazione". Su quella tratta di 180 km di A1 ci sono
8 autogrill controllati dalla Polstrada di Battifolle: 40 agenti, 56 notti
l'anno per ciascuno, 1300 euro di stipendio al mese e due anni di straordinari
ancora non pagati. Ogni domenica si rinnova la "battaglia" con gli ultra che
arrivano e devastano gli autogrill: "Due autopattuglie da sole non possono
bastare".

da www.tgcom.mediaset.it

Riflessioni sul "tragico... errore"


Tragico… ERRORE… Si può definire un errore l’aver ucciso un’altra vita? Si può sparare a vuoto per aver visto un po’ di subbuglio e discussioni? È possibile?
E in più si può continuare a giocare?
No, non si doveva giocare. Facile dirlo adesso, a 24 ore o più di distanza, con le immagini di diverse guerriglie urbane che feriscono gli occhi. Ma qualcuno nell’ambito del calcio aveva provato a dirlo prima. I tifosi l’avevano chiesto a gran voce. Il buon senso dovrebbe averlo consigliato a chiunque. Il campionato doveva essere sospeso. Almeno per rispetto. Troppo tardi fermarlo adesso, domenica Gabbo, così come lo chiamavano, se ne sarà andato per una settimana, e per sempre. In un sonno fatale, che l’ha portato speriamo per lo meno a miglior vita.
Una rissa in cui lui ne era rimasto fuori, in macchina, a dormire. Quasi a voler dire io non c’entro. E dopo una notte regnata dall’alto delle cuffione e cd ... ora il vuoto.
Il vuoto di un ragazzo patito di calcio come moltissimi di noi, di un piccolo uomo che ha assaporato neanche i primi 30 anni di vita. E il vuoto. La morte. La disperazione di chi resta e i brividi nell’ascoltare il racconto degli amici…
“Ho sentito un tonfo, qualcuno ha pensato ad una sassata. Ci siamo girati quando abbiamo sentito Gabriele che ansimava, rantolava, perdeva sangue… “
Sale il freddo e il pensiero di una vittima innocente che sta soffrendo, sta male… attimi, minuti di immenso dolore e poi chiude gli occhi, per sempre. Chissà se mai saprà quanto è accaduto in quella tragica domenica dell’11 novembre, se sa cosa ha lasciato nel cuore di chi è rimasto… quanto persone ora lo amano senza neppure conoscerlo e quante altre avrebbero desiderato averlo come amico… ma la morte non guarda in faccia a nessuno e tutto è scritto…

Resta la sofferenza di chi resta e l’amarezza di chi ha visto quelle immagini sfuggire davanti agli occhi al telegiornale inerme, solo con la rabbia di quanto è successo e dello show che è proseguito se non grazie a interventi particolari di alcuni tifosi…

E ancora una volta show must go on… e si va avant. Sempre con una domanda irrisolta, impossibile, incomprensibile agli occhi di un padre, una madre, degli amici e sconosciuti… “Perché?”
E qui voglio chiudere con uno dei suoi ultimi sms… quello che Gabbo ha spedito ad un suo caro amico nonché giocatore della lazio….
"Daje Lo... Ho appena finito di suonare e ora sto per partire per portarvi alla vittoria. Sempre con voi".
AdDio Gabbo
La mano di un uomo ha segnato la parola fine sulla vita di un innocente che neppure aveva raggiunto i 30 anni… Una pistola fatale, un colpo inutile un “errore” la cui sola parola mi riempie di rabbia…
…Sempre con te…

Tragedia sull'A1, Italia sotto choc per il tifoso ucciso da un agente

Il giovane era in auto con degli amici, dopo la rissa stavano ripartendoquando il poliziotto ha sparato. Il Questore: "Un tragico errore"
AREZZO - La tragedia che scuote l'Italia, che provoca un'ondata di indignazione in tutte le tifoserie, che riaccende il dibattito sia sulle violenze degli ultras sia sugli errori che a volte commettono gli uomini delle forze dell'ordine, comincia poco dopo le 9, nell'autogrill di Badia al Pino, lungo l'autostrada A1. Un accenno di rissa tra sostenitori juventini e laziale, la polizia stradale che subito dopo interviene, un agente che spara uno, forse due colpi di pistola, a grande distanza: muore un ragazzo. Gabriele Sandri, 28 anni, supporter biancazzurro, noto dj dei locali romani, titolare di un negozio di abbigliamento, viene colpito al collo, mente si trova all'interno di un'auto, una Renault Megane. Una morte assurda, "un tragico errore", come alcune ore dopo il fatto ammette il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe. Diversa l'opinione di Luigi Conti, legale della famiglia della vittima, che accusa: "E' omicidio volontario". Così come il fratello di Gabriele, Cristiano Sandri, che urla tutto il suo dolore: "Me lo hanno ammazzato". Adesso, naturalmente, spetta agli inquirenti fare piena luce sull'accaduto: sia ascoltando i testimoni - a partire dall'agente che ha sparato, a quanto sembra un trentenne con diversi anni di esperienza alle spalle - sia attraverso altri tipi di riscontri. Come i filmati delle telecamere di sicurezza dell'autogrill, sequestrati dalla polizia scientifica. In attesa di conoscere l'esito delle indagini, quel che sembra certo è che, poco prima delle 9 del mattino, un'auto di tifosi juventini, nel piazzale di sosta, viene avvicinata da alcuni supporter laziali, armati di spranghe. C'è tensione, nasce una violenta collutazione. L'incidente richiama l'attenzione di due pattuglia della Polstrada, che si trova sul piazzale dello stesso autogrill ma dall'altra parte della carreggiata a oltre 50 metri di distanza. Gli agenti sono stati chiamati per un altro servizio, ma sentono rumori e grida e decidono di intervenire. Raggiungono il bordo della carreggiata e, da lì azionano le sirene delle loro auto. Ma la rissa continua e, a questo punto, uno degli agenti decide di sparare in aria "per attirare l'attenzione" dei contendenti. Il poliziotto spara due volte e un colpo, ma questo non è ancora stato ammesso apertamente nemmeno dal questore, raggiunge al collo Gabriele Sandri che si trova seduto in mezzo sul sedile posteriore della Megane Scenic. L'auto, nel frattempo è partita, gli amici a bordo si accorgono che Gabriele sta male, rantola, si fermano al successivo casello (4-5 chilometri più a Nord) e chiamano il 119. Lì li raggiunge la volante, arriva anche l'ambulanza, si cerca di rianimare il giovane, ma non c'è nulla da fare. Il ragazzo è morto e il suo corpo senza vita resterà a lungo sdraiato su sedile posteriore dell'auto.
L'agente che ha sparato: trentenne, con diversi anni di servizio è stato interrogato a lungo dal magistrato senza l'assistenza di un avvocato. Intorno alle 21 non risultava ancora insdagato. Per ora le sue dichiarazioni restano top secret. Sul luogo della tragedia sono stati ritrovati anche due coltelli e due ombrelli spezzati. E già poco dopo la morte di Sandri, le indiscrezioni si rincorrono, si comincia a dire che la vittima non è stata colpita da tifosi avversari, ma da un uomo delle forze dell'ordine. Vertici calcistici e dirigenti del Viminale si riuniscono subito, e alla fine decidono di sospendere
Inter-Lazio, e di far cominciare le altre partite di A con 10 minuti di ritardo. Si sa anche che il Viminale deciderà di vietare d'ora in poi tutte le trasferte. Ma questo non basta a sedare gli animi dei tifosi: incidenti si registrano in vari stadi. Atalanta-Milan viene interrotta dopo pochi minuti, per motivi di ordine pubblico, lo stesso accade a Taranto per Taranto-Massese di C1. A Milano, tifosi interisti e laziali formano insieme un corteo e percorrono le strade vicino allo stadio. Davanti a un commissariato parte una sassaiola. In quasi tutti gli stadi si sprecano gli insulti alla polizia. In serata, a Roma, esplode la violenza: centinaia di ultras di Roma e Lazio, ma anche tanti giovani senza "insegne" calcistiche, attaccano commissariati, la sede del Coni e lo stadio. Danno fuoco a cassonetti e autobus, feriscono una ventina di agenti.



(11 novembre 2007)



http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/tifosi-morto/tifosi-morto/tifosi-morto.html



Questo era il suo blog...

http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendid=181839228

giovedì 8 novembre 2007

7.11.2007


...19 ANNI VERO...
...TANTISSIMI AUGURI DI BUON COMPLEANNO...
...Ti Voglio Bene...

Skipass 2008... Ti aspettiamo!


Tornata! Ma per poco, ho fatto 3 giorni a casa e da domani ci torno dato che questa maledetta febbre e influenza non ne vuole sapere di calare neppure un pochetto. Non è contagiosa, tengo a rassicurare chi è stato al mio fianco in questi giorni, ma di sicuro ti dona una debolezza che non fa parte di me, ti lascia dormire poco e ti tortura quando ti sdrai… Ma andiamo con ordine.. MODENA… Ebbene i preparativi non sono stati poi tanto pesanti come temevo… neppure leggeri ma me la sono cavata… con 10 ughie in meno ma sicuramente qualche muscolotto in più nelle braccia (cm se nn ne avessi avuto abbastanza tra dragon boat, nuoto e compagnia bella…).. Cmq torniamo a bomba…
Arrivata a Modena (partenza ore 5.30 del mattino da trento) il gentile custode della fiera mi ha fatto sapere che fino alle 10 non era possibile entrare…la cosa mi ha reso immensamente felice dal momento che avrei dovuto trascorrere la bellezza di 2 ore in quella tata indigo della ditta che fa veramente sorridere… splendida negli interni ma come motore e meccanica… tralasciamo… per non parlare di consumi e per fortuna che era a gasolio…
Così alle 10 entrata in fiera e da lì è iniziata la mia avventura durata 4 giorni fantastici…all’insegna certamente del lavoro e della promozione dell’Altopiano ma allo stesso tempo conoscendo gente particolarmente simpatica, assistendo agli spettacoli on air di motocross freestyle, snow board, roller e quant’altro… per non parlare dei pranzetti composti da panino al cotto, crudo, formaggio, wurstel o salsiccia “da franziska” davvero speciali… tanto che erano made in … Vipiteno! Che ridere… Non solo spettacoli però… ho avuto modo di comperare alcune cosette veramente a basso prezzo e conoscere altra gente “del mio campo” veramente simpatica… Davvero, ho conosciuto alcune specialità tipiche dell’emilia come i ciccioli (mi pare si chiamino così) i classici tortellini, il gnocco fritto, sorbetto al caffè… senza esagerare assaggiando qui e là… ma allo stesso tempo tra scatoloni, espositori e brochure da spostare si smaltiva tutto… 10 ore di lavoro al giorno… che coma! Nota negativa il clima padano, piuttosto umido alla sera che combinato col freddo diciamo che non sia molto sopportabile… Vedere l’emilia romagna dal punto di vista dei suoi abitanti non ha fatto che convincermi di quanto sia diversa l’italia nelle sue mille sfaccettature denominate “regioni”. Bella, molto bella. Sembrava di vivere all’interno di radiofreccia o di una di quelle canzoni del Liga particolarmente descrittive… davvero, ha lasciato in me una bella immagine tanto che nel ritornare mi sembrava di lasciare un “luogo di vacanza” e divertimento, stanca ma con quel filo di nostalgia per la chiusura della fiera e felice per aver visto tutto ciò che solitamente si osserva in una scatola a colori chiamata tv o su immagini stampate su brochure varie… Ci sono davvero persone più pazze di me che si lanciano da trampolini a velocità folle a bordo di sci, tavola o moto… e senza paura solo con l’adrenalina che sale sempre di più e i decimi di secondo silenti della gente con il naso all’insù che sbirciava… gran bella fiera, Skipass. Angolino a parte mi sento in obbligo di dedicarlo alle persone che hanno fatto “un salto” giù come Mago del Fuoco, Mr Cix ed altri amici, familiari a me sempre cari e un grazie particolare anche ad Ema, non sto a spiegare il perché dal momento che lui e i pc corrono su due strade parallele ;P Altre news, i giorni a seguire sono stati all’insegna dell’influenza abbastanza tosta ma non tanto da costringermi a letto, diciamo che non ho mai superato i 37.8 come nel tardo pomeriggio di ieri… ma se esiste la takipirina a qualcosa serve, no?? Ebbene seppur stando a casa ho addobbato tutti i metri quadri (non tutti tutti) con le stelline luminose in camera che danno un’atmosfera fantastica, illuminandosi solamente di notte. Poi mi sono presa cura di striscie decorative, candeline e palline di Natale e piccoli rampicanti Babbi Natale… ora tornare a casa è davvero bello…l’atmosfera natalizia c’è, manca solo l’albero che lo preparerò nei prossimi giorni, sempre febbre permettendo. Nonostante ciò non ho tralasciato il volley, lunedì allenamento e ieri amichevole con la bolghera che in fin dei conti si è rivelata una bella squadretta… Ho giocato due set ma già dal secondo mi era crollata la concentrazione forse per stanchezza o forse perché alla sera un pochetto sale la febbre… devo dire che è andata benino, ho fatto il libero ma me la sono cavata...odDio non sono mai soddisfatta perché troppo ambiziosa, sicuramente c’è da migliorare ma allo stesso tempo si nota, come ha detto mio papy ieri post partita, che abbiamo due persone come il Coach e Maxi che sono particolarmente competenti e che si prendono cura di tutte noi… dopotutto anche allenare una squadra è un piccolo sacrificio, lo vedo proprio in papà… che ha sempre dato l’anima per il calcio...e non sempre è stato apprezzato come si deve... purtroppo. Ma sa riconoscere bene le persone che valgono. Una piccola nota sulla Virtus che ha vinto 6 a 2 sui solteri guadagnando 3 punti importanti per la classifica e che domenica si trova ad affrontare gli Altipiani a Folgaria, uno degli ultimi match di andata.
Potrei concludere con un sorriso per i giorni trascorsi e sperare che anche i prossimi riservino momento belli ed interessanti magari all'insegna dello studio e del relax totale...

giovedì 1 novembre 2007

Perle di saggezza...non si finisce mai di imparare

Ho imparato ... che nessuno è perfetto...Finché non ti innamori.Ho imparato ... che la vita é dura.... Ma io di più!!!
Ho imparato ... che le opportunità non vanno mai perse.
Quelle che lasci andare tu ... le prende qualcun altro.
Ho imparato ... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte.
Ho imparato ... che bisognerebbe sempre usare parole buone ...Perché domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato ... che un sorriso é un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato ... che non posso scegliere come mi sento...Ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato ... che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato ... che tutti vogliono vivere in cima alla montagna ....Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Ho imparato ... che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato ... che è meglio dare consigli solo in 2 circostanze... Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato ... che meno tempo spreco... più cose faccio.