mercoledì 23 settembre 2009

Febbre suina: gli 8 modi in cui sta cambiando la nostra società

La stagione fredda è ormai alle porte e con essa sale anche l'allarme influenza A, scatenata da un virus sulla cui pericolosità è ancora in corso un forte dibattito che sembra dividere gli epidemiologi di tutto il mondo. Molti cittadini la temono, altri ne sono indifferenti e altri ancora terrorizzati. Ciò che è certo è che il virus H1N1 della febbre suina ha modificato il nostro modo di vivere, viaggiare, interagire con gli altri e talvolta anche mangiare. Ecco gli 8 modi attraverso i quali la febbre suina ha cambiato la nostra società:
Rincorsa ai vaccini. Trascurati dalla maggior parte della popolazione durante gli anni scorsi, i vaccini contro l'influenza (non necessariamente suina) saranno letteralmente presi d'assalto in molti Paesi del mondo e vi ricorreranno individui di ogni età e ogni estrazione sociale. Modo di salutarsi. Il ricorso al bacio sulla guancia come gesto di saluto tra amici e parenti è letteralmente visto come un potenziale metodo di contagio e molti governi del mondo, come quelli di Spagna e Messico, hanno invitato i loro cittadini a evitare questa pratica a favore di una più sicura stretta di mano. Pratiche religiose. Il tradizionale bacio alla teca contenente le ampolle con il sangue di San Gennaro è stata bandita a Napoli a causa del rischio influenza A ma anche in altri Paesi del mondo sono si sono registrate restrizioni alle pratiche religiose. Durante le celebrazione del Ramadan, in Kuwait e Libano, è stato sconsigliato ai fedeli di abbracciarsi e ognuno di loro è stato invitato a recarsi in moschea con il proprio tappeto personale per la preghiera. Comportamento a scuola e al lavoro. Molte scuole e università di tutto il mondo sono pronte a chiudere nel caso di alta incidenza di influenza A tra gli studenti. Negli uffici pubblici e privati si raccomanda agli impiegati di rimanere a casa ai primi sintomi influenzali e si fornisce loro eventualmente tutto il materiale necessario per poter lavorare da casa. Restrizioni nel cibo. Nonostante l'influenza A non si trasmetta attraverso il cibo, diversi Paesi come l'Ucraina, la Cina e la Russia sono stati ad un passo dal bandire la carne di maiale proveniente dalle zone infette come gli Stati Uniti e il Messico. Larga parte dell'opinione pubblica si definisce inoltre scettica nel consumare carne di maiale nonostante le raccomandazioni di completa sicurezza fornite dagli esperti. Crisi del turismo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità insiste nel dichiarare che non esistono particolari restrizioni per chi intende viaggiare. Ciò nonostante, molti turisti hanno preferito cancellare i loro voli per il Messico e il noto sito di viaggi TripAdvisor.com ha fatto registrare un calo del 50% di prenotazioni di voli e hotel per questo Paese. Un mercato di precauzioni. L'allarme pandemia ha creato un commercio di oggetti e dispositivi, talvolta bizzarri, che promettono di scongiurare il rischio di pandemia. Oltre alle tradizionali mascherine per il viso e i saponi disinfettanti per le mani, in molte parti del mondo sono stati messi in vendita dei veri e propri kit anti-influenza contenenti divise protettive e anche antivirus per computer (nel caso di un improbabile attacco di febbre suina all'hardware). Incubo tosse e raffreddore. Tossire o starnutire in pubblico è divenuto un vero e proprio gesto capace di scatenare il terrore. Un simile gesto, specialmente se compiuto in aeroporto, è in grado di creare panico e far rifuggire molte persone attorno al soggetto raffreddato, magari colpito da un semplice attacco di allergia.

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