martedì 30 giugno 2009

Tragedia a Viareggio: esplode Treno

Tragedia alla stazione di Viareggio.
Un convoglio merci delle Ferrovie dello Stato, che trasportava Gpl, è esploso poco prima di mezzanotte di lunedì 29 giugno, mentre entrava nella stazione ferroviaria, che si trova proprio nel centro della stazione balneare. La violenta esplosione, una sorta di bomba, ha investito due palazzine che prima hanno preso fuoco e poi sono crollate, ma anche passanti. I morti accertati sono per ora 13, tra cui due bambini, ma il bilancio è ancora provvisorio, sia perché ci sarebbero 3 o 4 persone disperse sotto le macerie, sia perché tra i 36 feriti ci sono due bambini e quindici persone gravissime. I due piccoli sono ricoverati il primo all'ospedale pediatrico Mayer di Firenze, il secondo al Bambin Gesù di Roma. Oltre mille le persone evacuate dalle loro abitazioni. Il sindaco della città, Luca Lunardini, che ha raccontato di aver visto quanto accaduto dalla finestra della sua casa. "Le esplosione sono state tre”, ha raccontato il sindaco. ”La prima violenta. Ed altre due a brevissima distanza. Queste con ogni probabilità sono partite dal convoglio. Altre piccole esplosioni si sono poi succedute soprattutto a causa di serbatoi delle auto parcheggiate in zona".
Il Sindaco ha anche spiegato che 100 di queste persone sono state accolte in un centro di prima assistenza allestito in Comune, mentre nella piazza davanti al municipio, cinque tende da campo ne hanno ospitate un altro centinaio. Il sindaco ha spiegato che gli edifici crollati sono due mentre "altri 4 o 5 sono stati interessati dallo scoppio anche se non sono interamente crollati. Le altre persone sono state evacuate per una questione di sicurezza. Cercheremo di trovare accordi con gli albergatori in Versilia per ospitarle".
Dopo le prime voci che avevano paventato anche uno scontro tra treni, sembra ormai abbastanza chiara la meccanica dell’incidente. "Uno dei vagoni è deragliato - ha detto il comandante del corpo nazionale dei vigili del fuoco Antonio Gambardella - e si sono susseguite diverse esplosioni". Più cauti sulle cause del deragliamento, anche se si sta facendo strada l’ipotesi di un cedimento strutturale di uno dei vagoni. Le Ferrovie dello Stato hanno precisato che sono 5 i vagoni deragliati.
Il presidente della Regione Toscana Claudio Martini sta raggiungendo il Comune di Viareggio dove è stata allestita la sala di coordinamento della protezione civile e dove già dalle prime ore erano arrivati gli assessori regionali Eugenio Baronti e Giuseppe Bertolucci. Anche la Protezione Civile della Regione Toscana è subito intervenuta coordinandosi con le realtà locali di pronto soccorso e prima emergenza. La Protezione Civile ha attivato, oltre alla presenza delle due unità di direzione, 150 volontari che gestiscono la tendopoli allestita davanti al Comune per assistere il migliaio di persone evacuate dalla zona rossa che si estende per un km dal luogo dell'esplosione.
A Viareggio è arrivato in elicottero anche il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, per effettuare un sopralluogo sulla zona della Stazione di Viareggio. Al termine del sopralluogo, Bertolaso presiederà al comune di Viareggio una riunione operativa con le autorità locali e i soccorritori per fare il punte della situazione. Una commissione d'inchiesta sull'incidente è stata nominata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli.
Il Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale Erasmo D’Angelis (Pd) ha convocato l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti per un’audizione urgente in Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale sul tema della sicurezza dei trasporti merci pericolose e in generale sulla scarsa manutenzione dei trasporti regionali e del materiale rotabile, anche a seguito dell’incidente della scorsa settimana con il deragliamento di due vagoni di un treno merci nel tratto tra Prato e Vaiano, che solo per un caso non ha causato un disastro ambientale.
A causa dell'incidente la circolazione ferroviaria sulla Direttrice Tirrenica è interrotta tra le stazioni di Pisa e Forte dei Marmi. Provvedimenti di circolazione alternativi sono stati adottati dal gruppo Fs. I convogli della Direttrice Torino - Genova - Roma potranno subire ritardi, deviazioni di percorso e possibili cancellazioni.
I sindacati: sottovalutata pericolosità dei precedenti. "La rottura di un asse di un carrello del vagone merci è un incidente tipico che non è stato mai tenuto nella giusta considerazione nonostante l'elevatissimo rischio connesso. Esso si è ripetuto innumerevoli volte, sempre fortunatamente con conseguenze meno gravi, da ultimo nei giorni scorsi sempre in Toscana, a Pisa S.Rossore ed a Prato". E' quanto affermano in una nota i delegati RSU/RLS dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri, organismo trasversale composto da lavoratori e iscritti a tutte le sigle sindacali. "Il fatto che i carri possano essere di proprietà delle singole aziende produttrici delle merci trasportate e non del gruppo FS -- prosegue la nota -- non può essere utilizzato come giustificazione, anzi, questa circostanza pone drammatici interrogativi sulle modalità di controllo e di verifica adottate per l'ammissione a circolare sulla rete. Esprimiamo il nostro profondo dolore per le tante vittime innocenti di questa tragedia e il ringraziamento ai soccorritori. Facciamo appello a tutte le autorità istituzionali affinché non ignorino le segnalazioni di pericolo che come ferrovieri portiamo a conoscenza dell'opinione pubblica poiché il trasporto ferroviario è un servizio complesso in cui anche il più piccolo incidente o guasto, può determinare immani tragedie e come tale va analizzato e preso, sempre, nella massima considerazione. Rinnoviamo la più ferma critica al gruppo dirigente delle Ferrovie che ha dirottato risorse e tecnologia sul servizio "luccicante" dell'alta velocità lasciando che il resto del servizio ferroviario, in particolare merci e pendolari, deperisse sia in termini di qualità che di sicurezza".

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