giovedì 28 ottobre 2010

Trovare lavoro? Facile, con il Curriculum Giusto...

Cercare un lavoro è un lavoro. Richiede tattica e lucidità. Soprattutto in questi giorni in cui alto è il livello di disoccupazione e di persone che da un giorno all'altro si ritrovano su una strada...
Inoltre sono numerosi uomini e donne, ragazzi e ragazze alla ricerca di una collocazione che, non ricevendo risposte dopo decine di curriculum inviati e si chiedono: «Io...esisto?».

Oggi nella toppa bisogna inserire la chiave giusta per entrare nel sempre più selettivo mercato del lavoro. Le porte in faccia e le serrature arrugginite sono tante. In questo contesto diventa non banale adottare semplici accorgimenti che "aggiustino" la domanda, la tarino su nuove esigenze.


Biglietto da visita oppure trailer cinematografico della propria vita, il curriculum è troppo spesso sottovalutato da chi cerca un'occupazione ma altrettanto determinante per chi seleziona. Da queste due pagine, scritte in Word oppure - ancora meglio - chiuse in un pdf, può dipendere l'esito della propria candidatura.

Finiscono nel cestino, senza passare nemmeno dalla stampante, quei curricula allegati per email che sconfinano in cinque o addirittura dieci pagine. «Li leggiamo a video - afferma Luca Vignaga, direttore del personale di Marzotto - e basta che il carattere di scrittura sia troppo piccolo, non sufficientemente leggibile, per dissuaderci». È un po' come al cinema, dicono alcuni responsabili delle risorse umane che operano in grandi aziende: per invogliarti a vedere il film bastano due minuti, il tempo di un trailer è lo stesso di lettura di un curriculum, e deve fare effetto. Dimenticarsi la data di nascita oppure i propri riferimenti anagrafici vuol dire essere automaticamente fuori dai giochi. Presentarlo a mano, piegato in quattro in una busta alla reception, rende dubbie la possibilità di essere ricontattati. Solo un quarto viene letto davvero, gran parte delle volte dipende dalla lettera di accompagnamento, in cui è fondamentale motivare la propria candidatura, la voglia di cambiare, personalizzando i classici standard.

Dal primo sguardo, chi legge decine di curricula tutti i giorni capisce subito se dentro c'è qualcosa di interessante. Chiarezza e sintesi però non bastano. Superato l'esame fotografico, a fare la differenza sono i contenuti. Spesso esistono curricula idonei ma non richiesti, pochi si informano sul reale bisogno dell'azienda. Sembra infatti da alcune statistiche che, informandosi, è possibile evitare di mandare curriculum invano. Gli esperti invece sottolineano che, il curriculum che risponde a un annuncio, scritto in modo mirato, ha più chance rispetto a uno mandato "tanto per mandarlo" senza talvolta neppure conoscere l'attività dell'azienda.

Se le carte sono in regola, a fare la differenza è l'originalità. Fra tutti il prodotto proposto deve avere un appeal particolare, deve disinguersi. E in questo senso il format europeo non aiuta affatto.

E' necessario agire un po' come dei tecnici commerciali di sé stessi, sottolineando le caratteristiche richieste dal selezionatore.

La cosa più efficace potrebbe amche diventare, con un pizzico di creatività, di rendere sexy il proprio profilo

;)

Tratto dall'articolo di Miclela Finizio
http://www.ilsole24ore.com/

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