mercoledì 26 marzo 2008

Piccoli per Sempre - Art. 31

Portami l'ultima birra,fammi compagnia lei è andata via spero che poi la vedrò a casa mia,che tra due ore ripartono i tram,fammi fumare tanto chi ti può multare a quest'ora mi sa che è a dormire.e abbassa pure la saracinesca,non credo che né io né te domani si andrà a messa,curami un po' questa amarezza che ho...perché ero io quello che non parlava,il bambino così magro che il bullo picchiava,il ragazzino che tutto voleva e quando non poteva rubava.ci sono quelle sere che sono più dure,dove serve bere, via le pauree dentro ci si sente piccoli per sempre.ci sono quelle sere belle da morire,dove puoi giocare invece di dormire,quando ci si sente piccoli per sempre.in due minuti sparisco,fa finire il disco si è la musica che m'ha salvato ma a volte non capisco,se chi mi dice ti amosappia veramente chi sono o solamente come mi chiamo io che,ho chiuso fuori il bene ho fatto entrare i guai,bruciando i miei vent'anni e ciò che guadagnai,viaggiando viaggiando senza arrivare mai...perché ero io a dare fuori di mattoquello che l'unico amico che c'aveva era il gattoquello che a un certo punto e' sparitoe non lo avete visto più…ci sono quelle sere che sono più dure,dove serve bere via le pauree dentro ci si sente piccoli per sempre.piccoli come i banchi di scuola quando li si vede da grandi,del libro cuore ora ricordi soltanto Franti,piccoli come i cortili adibiti ai giochi, come quando la mami ed il papi ascoltavano Drupi,intanto stavamo imparando Dante e tante poesie che hai dimenticato,ma le canzoni dei cartoni è quello che hai salvato,piccoli come big jim su una saltaffos,ci facevamo piste solo polistil poi vinavil, michael j. foxe vai di gioco nelle patatine, giù con l'album delle figurine,piccoli prima di crescere assieme al prezzo del barile,ogni tanto stanco manco stai lottando con rocky e rambo,ma ne vale la pena anche quando...ci sono quelle sere che sono più dure,dove serve bere via le paure,e dentro ci si sente piccoli per sempre.ci sono quelle sere belle da morire,dove puoi giocare invece di dormire,quando ci si sente piccoli per sempre.

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