mercoledì 19 marzo 2008

Regina Mab - da Romeo & Juliet by Shakespeare


ROMEO: Stanotte ho fatto un sogno.

MERCUZIO: Oh guarda! anch'io.

ROMEO: Tu che hai sognato?

MERCUZIO: Che i sognatori spesso soggiacciono a...

ROMEO: No, giacciono in letto addormentati, quando sognano cose vere.
MERCUZIO: Ora capisco: la regina Mab è stata da te. E' la levatrice delle fate. Scende non più grande alla vista d'un'agata d'anello sull'indice d'un assessore e scarozzata da un equipaggio d'atomi impalpabili, a posarsi di sghembo sul naso di questo e di quello, mentre se la dormono. Lunghe zampe di ragno sono i raggi delle sue ruote: d'elitre di cavalletta è il mantice: di ragnatela della più sottile i finimenti: roridi raggi di luna i pettorali: manico della frusta un osso di grillo; sferza, un filo fine fine. Cocchiere è un moscerino in livrea verde, grande nemmeno quanto la metà d'un acaro tolto dal dito a una servetta pigra con uno spillo. Per cocchio ha il guscio vuoto di una nocciola, opra dello scoiattolo stipettaio o del vecchio lombrico, mastri di carrozzeria delle fate da tempo immemorabile. Così attrezzata, Mab va galoppando da una notte all'altra per i cervelli degli innamorati, e allora quelli sognan d'amore: sui ginocchi dei cortigiani, e allora quelli sognano profondi inchini; sulle dita dei legulei, e allora quelli sognano parcelle; sulle labbra delle dame, che subito sognano baci: proprio quelle labbra che spesso la sdegnata Mab tormenta di pustole perché hanno il fiato cattivo per abuso di dolciumi. Galoppa anche talvolta su per il naso a un mozzorecchi, e quello subito sogna di annusar processi. Talvolta, con la coda di un porcellino decimaio va a titillare il naso, mentre dorme, a un parroco, che subito sogna un altro beneficio. Qualche volta scarrozza sul collo d'un soldato che sogna allora di tagliar nemiche gole, e di brecce e imboscate e spade di Toledo e trincate fonde cinque piedi. E lei, pronta, gli avventa nell'orecchio un colpo di tamburo; il poveraccio sveglio di soprassalto e spaventato bestemmia un paio di preghiere e subito si riaddorme. E' proprio questa la Mab che va di notte ad arruffare la criniera ai cavalli; e che quelle crinaie sbaruffate bisunte intrica di nodi fatati, che, a districarli, porta disgrazia. E' questa stessa Mab la strega che se scopre una vergine a giacere supina, la preme, e le insegna così per la prima volta a portare e la fa donna di buon portamento, E lei che...ROMEO: Basta, basta, Mercuzio! Di nulla parli.


MERCUZIO: Difatti: parlo di sogni figli d'un cervello svagato, fatti solo di vana fantasia, più inconsistenti dell'aria e più volubili del vento quando dal grembo del gelido Nord - che pur ora avvolgeva di carezze - si scioglie all'improvviso e infuriato corre sbuffando verso le rugiade del Sud.



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