mercoledì 20 giugno 2007

La mia prima prova di maturità

Esami di Stato 2003-2004
PRIMA PROVA SCRITTA
Svolgi la prova,
scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A

Analisi del testo
E. MONTALE, Casa sul mare

5
Il viaggio finisce qui:
nelle cure meschine che dividono l'anima che non sa più dare un grido. Ora i
minuti sono uguali e fissi come i giri di ruota della pompa. Un giro: un salir
d'acqua che rimbomba. Un altro, altr'acqua, a tratti un cigolio.
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Vorrei
dirti che no, che ti s'appressa l'ora che passerai di là dal tempo; forse solo
chi vuole s'infinita, e questo tu potrai, chissà, non io. Penso che per i più
non sia salvezza,
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Il viaggio finisce a questa spiaggia che tentano gli
assidui e lenti flussi. Nulla disvela se non pigri fumi la marina che tramano di
conche i soffi leni: ed è raro che appaia nella bonaccia muta tra l'isole
dell'aria migrabonde la Corsica dorsuta o la Capraia.
25
ma taluno
sovverta ogni disegno, passi il varco, qual volle si ritrovi. Vorrei prima di
cedere segnarti codesta via di fuga labile come nei sommossi campi
15
tra
l'isole dell'aria migrabonde la Corsica dorsuta o la Capraia.
30
del mare
spuma o ruga. Ti dono anche l'avara mia speranza. A. nuovi giorni, stanco, non
so crescerla: l'offro in pegno al tuo fato, che ti scampi.

Tu
chiedi se così tutto vanisce in questa poca nebbia di memorie; se nell'ora che
torpe o nel sospiro del frangente si compie ogni destino.
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Il cammino
finisce a queste prode che rode la marea col moto alterno. Il tuo cuore vicino
che non m.ode salpa già forse per l'eterno.
Eugenio Montale (Genova, 1896 .
Milano, 1981)
[…]

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIOARGOMENTO: l'amicizia,
tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e
nell'arte
DOCUMENTI
Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia,
se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [.] Allora è vero quanto
ripeteva, se non erro, Architta di Taranto [.] .Se un uomo salisse in cielo e
contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di
tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un
dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui comunicarla.. Così la natura non
ama affatto l'isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così dire, a un
sostegno, che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico. CICERONE, De
amicitia
Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch.ad ogni vento per mare andasse al voler nostro e mio; sì
che fortuna od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo
sempre in un talento, di stare insieme crescesse .l disio. E monna Vanna e monna
Lagia poi con quella ch.è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono
incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i. credo che saremmo noi. DANTE ALIGHIERI, Le Rime
.Renzo .!. disse
quello, esclamando insieme e interrogando. .Proprio,. disse Renzo; e si corsero
incontro. .Sei proprio tu!. disse l'amico, quando furon vicini: .oh che gusto ho
di vederti! Chi l'avrebbe pensato?. [.] E, dopo un.assenza di forse due anni, si
trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere
nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro [.] eran
toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la
benevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri.
[.] Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n.ebbe in contraccambio cento
storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. .Son
cose brutte,. disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio
aveva resa disabitata; .cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da
levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un
sollievo..A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827
Per un raffinamento
di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a
lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era
lussato il femore, e non poteva far più il manovale. [.] Intanto Ranocchio non
guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni. Allora
Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e
della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano
meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera
poi non c.era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né con sacchi, né
coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava
zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei
suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto..G. VERGA, Rosso
Malpelo . .Vita dei campi., 1880
Cerco degli amici. Che cosa vuol dire
.addomesticare.? E. una cosa da molto dimenticata. Vuol dire .creare dei
legami... .Creare dei legami?. .Certo., disse la volpe. .Tu, fino ad ora, per
me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di
te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.Ma se tu mi
addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che
sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto
terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi,
laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è
inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai
dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai
addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore
del vento nel grano.. A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943
.A me
piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi
della Mora, del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già
fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi,
con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e
alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a
caccia di nidi. Lui mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la
sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina..C. PAVESE, La luna e i
falò, 1950
.Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto
diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe
diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia
classe non c.era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo
dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere
il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei
dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po. prima di scrivere che .avrei dato
volentieri la vita per un amico., ma anche ora, a trent.anni di distanza, sono
convinto che non si trattasse di un.esagerazione e che non solo sarei stato
pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.. F.UHLMAN,
l'amico ritrovato, 1971
Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto
tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e diciamo un po. retorici
che sembra ieri. Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha
preso e ci ha dato: io appena giovane sono invecchiato tu forse giovane non sei
stato mai. Ma d'illusioni non ne abbiamo avute o forse si, ma nemmeno ricordo,
tutte parole che si son perdute con la realtà incontrata ogni
giorno...............
Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole
inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita, come qualcosa capito per
sempre. ............F. GUCCINI, Canzone per Piero, da .Stanze di vita
quotidiana., 1974 E. notevole l'effetto di immediatezza con cui l'artista
coinvolge lo spettatore nel suo personale dialogo con l'amico che Raffaello
sembra rassicurare con la sua serafica espressione del volto e con la mano
appoggiata sulla sua spalla. RAFFAELLO, I capolavori, a cura di N. Baldini,
Rizzoli 2003

2. Ambito socio-economicoArgomento: La riscoperta della
necessità di « pensare»
DOCUMENTI
«A che serve la filosofia? A niente, e a
nessuno. [..]

TIPOLOGIA C
Tema di argomento storico
I due volti del Novecento.Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo di grandi tragedie storiche.Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.


TIPOLOGIA D

Tema di ordine generale
Il principio
della legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni
che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani.Sviluppa
l'argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono
promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e
aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della
solidarietà e della giustizia.
Durata massima della prova: 6 ore.È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l'Istituto
prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

http://www.edscuola.it/archivio/esami/mat_04.html

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