lunedì 12 novembre 2007

Ecco la versione del poliziotto "colpevole di omicidio"

Il poliziotto che ha ucciso il giovane romano
sull'autostrada A1 è ufficialmente indagato: per lui l'accusa è di omicidio
colposo. "Non ho mirato a nessuno, il primo colpo l'ho sparato in aria, il
secondo m'è partito mentre correvo, accidenti a me", avrebbe detto ai colleghi
il 31enne agente scelto, responsabile della morte di Gabriele Sandri. E ancora:
"Lo so, sono rovinato, ho distrutto due famiglie: quella del ragazzo e la
mia".
A riportare le frasi del poliziotto coinvolto nella sparatoria è il
Corriere della Sera. Magro, bassino, da 12 anni in servizio: mentre va dal
magistrato che lo aspetta in Questura non riesce a pensare ad altro che ai suoi
due figli piccoli. A casa aveva lasciato la giovane moglie, infermiera. Era
uscito alle 6.30 a Battifolle per prendere servizio. Non ha certamente
rispettato il regolamento, dopo il primo colpo sparato in aria avrebbe dovuto
riporre la pistola in fondina. Invece non l'ha fatto, è stato imprudente. "Siamo
abituati a correre nei campi per inseguire i rapinatori, i trafficanti di droga,
i latitanti e la pistola la teniamo in pugno", lo difendono i colleghi.Una
versione di quello che è successo domenica mattina la forniscono proprio gli
altri poliziotti in servizio. "C'era appena stata una rissa violentissima tra
tifosi juventini e laziali e infatti gli agenti che erano di pattuglia vicino
alle pompe dell'autogrill di Badia dal Pino Ovest stavano dando l'allarme-radio
per far intercettare quelle macchine al casello di Arezzo. Dalla parte opposta
le auto dei tifosi stavano già partendo e l'agente al quale è partito il colpo
stava correndo parallelo al guard-rail per identificarne almeno il
modello".

"Non lo diciamo per giustificarlo - proseguono i colleghi - ma per
sottolineare il fatto che è stata una disgrazia. Oltretutto il proiettile ha
dovuto superare due guard-rail a tripla onda e la rete del new-jersey centrale.
Magari ha subito anche una deviazione". Su quella tratta di 180 km di A1 ci sono
8 autogrill controllati dalla Polstrada di Battifolle: 40 agenti, 56 notti
l'anno per ciascuno, 1300 euro di stipendio al mese e due anni di straordinari
ancora non pagati. Ogni domenica si rinnova la "battaglia" con gli ultra che
arrivano e devastano gli autogrill: "Due autopattuglie da sole non possono
bastare".

da www.tgcom.mediaset.it

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