giovedì 17 maggio 2007

Il valore della famiglia

“Non me lo so spiegare, io. Non me lo so spiegare..”ecco come aprirebbe in musica questa riflessione Tiziano Ferro. Non me lo so spiegare. Non riesco proprio a capire il perché. Perché siamo in grado di capire e vedere com’è bello tutto ciò che ci circonda sempre troppo tardi. Perché ci trasformiamo troppo spesso in vittime di noi stessi, ci commiseriamo, ci auto convinciamo che il mondo ce l’abbia interamente con noi. Senza renderci conto che siamo noi che non vogliamo aprire le porte al mondo. Guardarlo in faccia oggettivamente e capire quanto sono belle le piccole cose della vita e quanto migliorano se affrontate le situazioni con un sorriso in più. Basta vedere come cambia l’espressione in viso di una persona se invece del solito ciao mattutino si aggiunge un sorriso. Sincero, vero, un sorriso in cui si legga la voglia di vivere, la grinta di fare. E invece no, proprio non lo si capisce. E non mi escludo da questa riflessione. almeno 5 anni persi nel voler scrutare nella perfezione, nella necessità di avere per forza una compagnia, un ragazzo a tutti i costi, un cellulare che squilli ogni istante perché così mi sentivo felice. Poi è arrivato Ale, la mia vita. E tutto è cambiato. Ho iniziato a crescere e maturare, soprattutto grazie all’esperienza della convivenza. Una prova di vita particolarmente difficile ma splendida, incantevole. Solo dopo qualche mese ho iniziato a capire quanto per me erano importanti i valori. Il valore della mia famiglia, che non mi ha mai abbandonato, che mi ha dato tutto ciò che avrei potuto desiderare e che vale 1.000 volte di più di un telefono che squilla 1.000 volte al giorno e del desiderio di evadere, trasgredire. Anche le discussioni che al tempo mi davano tanto fastidio ora ho imparato a capirle, apprezzarle e soprattutto capire il perché della loro esistenza. Per il mio bene. Ma sono cose che apprezzo solo ora, con un abbraccio, un bacio, una cena a casa con i miei e qualche ora trascorsa davanti alla tele. Prima di andare a casa, quando alle dieci e mezza agoriciaki torna stanco dall’allenamento, mangia qualcosa e svuotiamo insieme la borsa prima di tuffarci sotto le coperte e addormentarci, cotti come i bambini dopo una giornata estiva trascorsa al parco.
Ma sono concetti che si maturano col tempo, crescendo, maturando chi prima e chi dopo, chi rimpiangendo sempre troppo tardi ciò che è stato. E capiterà a tutti, prima chi poi. Il valore della famiglia lo capisci solo quando inzi a ingrandirla, accrescerla tua famiglia, creandoti anche una tua vita, cercando di non pesare mai a nessuno. e sempre con il sorriso e l'affetto.

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